Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio. E’ stata una vittoria sofferta ma meritata, in una delle migliori prestazioni stagionali al “Barbera”. Quando sembrava che il bunker eretto dal Brescia di Maran potesse resistere alle spallate degli avanti rosanero, ecco arrivare, quasi insperato, al minuto ottantasei il gradito regalo del neo entrato Juric che agganciando in piena area di rigore Ceccaroni ha “costretto” l’arbitro di oggi, Perri ( direzione, la sua, assai scadente ), a fischiare un netto calcio di rigore poi magistralmente trasformato da Pohjanpalo.

Il Palermo ha praticamente dominato dall’inizio alla fine, ad eccezione dei “soliti” primi quindici minuti della ripresa, fortunatamente passati , a differenza delle altre volte, indenni. Purtroppo, e questa è una pecca che la squadra si porta appresso da inizio stagione, è mancata la stoccata vincente vuoi per l’imprecisione degli avanti rosanero, vuoi per le super parate di uno strepitoso Lezzerini, decisivo in più di un’occasione. Poi, dopo le inevitabili polemiche e fischi nei confronti del tecnico per le sostituzioni operate che più che aggiungere sembravano togliere ad una squadra alla ricerca del bottino pieno, ecco pervenire, come una manna dal cielo, l’episodio decisivo che consegna ai rosa tre punti importanti, anche in virtù dei risultati provenienti dagli altri campi.

Dividendo la gara in due tronconi si può senza dubbio affermare che il primo tempo visto oggi, pur senza fare nulla di trascendentale, è stato, per intensità e geometrie di gioco, uno dei migliori visti al “Barbera”. Tanta spinta, qualche giocata in velocità, due/tre occasioni da rete, altre potenziali, il rientrante Di Francesco, a sinistra, una spina nel fianco della statica retroguardia lombarda. In avanti, Pohjanpalo, a fare da solo pentole e coperchi ( e di questo parleremo in seguito), ma di una spanna superiore a tutti.

Nella ripresa è sceso in campo il Palermo timoroso e contratto che sembravamo aver dimenticato, complice anche un pò di stanchezza e calo concentrazione, inspiegabili. Il Brescia ha preso fiducia ma, nella sua mediocrità pur potendo contare su discreti giocatori di categoria, alcuni come Dickmann, Besaggio e Borrelli molto interessanti, non ha mai creato problemi ad Audero.

Si dovrà lavorare e parecchio su questi improvvisi blackout se si vogliono nutrire sogni di gloria, per ora ancora ben riposti nel cassetto delle speranze.

Altro segnale positivo. Dopo la doppietta ad inizio girone di ritorno, si è finalmente inanellato un altro uno-due di vittorie, stavolta ancor più interessante visto che è maturato dopo una vittoria casalinga che fa seguito ad una esterna.

Adesso, si attendono ulteriori conferme sabato a Marassi contro la Sampdoria, reduce oggi da un pareggio a Bari frutto del botta e risposta Niang-Maggiore.

La difesa ha ritrovato solidità grazie ad un super Magnani che non ha lasciato scampo ad un cliente pericoloso come Borrelli, a centrocampo si sta ritrovando il miglior Gomes, tornato ad essere vera e propria diga, mentre, qualora ce ne fosse bisogno, abbiamo avuto ulteriore conferma che Pohjanpalo davanti è un grande valore aggiunto, fa reparto da solo e, cosa che non guasta, si conferma freddissimo nell’esecuzione di un rigore importantissimo a pochi minuti dal termine.

Non sono però tutte rose e fiori. Non dimentichiamo che questa squadra, pur avendo in rosa parecchia gente di qualità, ha difficoltà a proporre gioco. Se poi, a turno, si rinuncia ad uno tra Verre e Ranocchia, specialmente tra le mura amiche, non puoi fare altro che andare avanti con improvvisazione, con l’aggravante di non riuscire ad innescare bene le punte, Pohjanpalo in particolare, che, anche oggi, si è dovuto cercare le occasioni per battere a rete.

Uno sguardo adesso alla classifica. Il successo di oggi permette ai rosanero di accorciare su Catanzaro e Cremonese (costrette al pareggio e per di più nel finale di partita contro avversari di certo non trascendentali), mettere nel mirino Juve Stabia e Cesena e, grazie al risultato di Bari, riagganciare la zona playoff, sia pure nella posizione più negativa, ovvero l’ottavo posto.

In soldoni, un successo preziosissimo che sarebbe stato un peccato non riuscire a cogliere. Speriamo che, adesso, sul tavolo delle speranze anche la nostra squadra possa dire la sua. Le prospettive sembrano schiudersi, siamo ancora lontani da ogni volo pindarico, bisogna lavorare e tanto.

Se sarà così, realmente e finalmente da Marzo potrà iniziare per i nostri colori un nuovo campionato. Dove approderà la barca rosanero ancora non ci è dato saperlo, ma , giocando le restanti partite con attenzione e continuità di rendimento, ogni obiettivo, come la B insegna, potrà essere perseguibile anche mediante la roulette russa degli spareggi promozione.

Ad maiora.

Le pagelle

PALERMOAudero 6; Baniya 6, Magnani 7,5, Ceccaroni 7; Pierozzi 6 (dal 34′ s.t. Diakitè s.v.), Blin 6 (dal 23′ s.t. Segre 6), Gomes 6,5, Di Francesco 7 (dal 34′ s.t. Lund 6); Le Douaron 6,5 (dal 47′ s.t. Insigne s.v.), Verre 6,5 (dal 23′ s.t. Vasic 6,5); Pohjanpalo 7,5.

BRESCIALezzerini 7; Dickmann 6, Calvani 6 (dal 31′ s.t. Papetti s.v.), Adorni 6, Jallow 6; Bisoli 5, Verreth 5; D’Andrea 5,5 (dal 18′ s.t. Bjarnason 5), Besaggio 6 (dal 31′ s.t. Bertagnoli s.v.), Nuamah 6 (dal 36′ s.t. Corrado s.v.); Borrelli 6 (dal 36′ s.t. Juric 4).