Il Palermo non vince tre partite consecutive da oltre un anno. L’ultimo tris di successi risale a febbraio 2024. Dopo le vittorie contro Cosenza e Brescia, la squadra rosanero prova a sfatare questo tabù nella delicata trasferta al Ferraris contro la Sampdoria.
Assente per squalifica Ceccaroni, il tecnico rosanero arretra Blin nel reparto difensivo. Modulo 3-4-2-1 con Audero tra i pali, linea difensiva composta da Baniya, Blin e Magnani. A centrocampo, Pierozzi, Gomes, Ranocchia e Di Francesco, mentre Verre e Brunori agiranno a supporto di Pohjanpalo.
La Sampdoria passa in vantaggio dopo meno di un minuto dal fischio d’inizio. Grave errore di Audero, il cui rinvio impreciso si trasforma in un assist per Coda, che ne approfitta e insacca l’1-0.
Avvio complicato per il Palermo, costretto subito a rincorrere a causa di una disattenzione clamorosa. Grande pressione della Sampdoria, ma la squadra rosanero prova a ripartire ed al 9’ Gragno salva su tiro di Verre. Al 17’ cross di Verre in area e colpo di testa di Brunori con il pallone che finisce di poco alto sopra la traversa.
Gara vivace e combattuta. Al 22’, altro errore di Audero, che si lascia sfuggire il pallone dalle mani. I rosanero tentano di impostare il gioco in fase offensiva, ma la frenesia nelle manovre favorisce le ripartenze della Sampdoria, pronta a colpire in contropiede. Al 33’, il Palermo sfiora il vantaggio con un’azione personale di Gomes, che si incunea in area di rigore e arriva a tu per tu con Gragno. L’estremo difensore blucerchiato si fa trovare pronto, chiudendo lo specchio della porta con un intervento decisivo.
Al 40’ arriva il meritato pareggio del Palermo. Sugli sviluppi di un corner corto battuto da Ranocchia, Gragno respinge il primo tentativo, ma sulla ribattuta è Pohjanpalo a svettare di testa, insaccando con precisione.
Due i minuti di recupero concessi dall’arbitro, chiude in avanti la Sampdoria che conquista il sesto calcio d’angolo della gara, il Palermo difende bene e il primo tempo si chiude sul punteggio di 1 a 1.
Nessun cambio per Dionisi ad inizio di ripresa
La gara resta aperta, con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto nel tentativo di superarsi. Al 49’, Pierozzi si rende protagonista di una grande progressione, ma invece di servire Brunori, meglio posizionato, sceglie la conclusione dalla distanza, mandando il pallone abbondantemente sopra la traversa. Il Palermo prova ad aumentare la pressione offensiva, ma il gioco si sviluppa in un continuo botta e risposta con la Sampdoria.
Al 56’ il Palermo sfiora il gol dopo un’azione insistita orchestrata da Brunori e Pohjanpalo. Il pallone finisce sui piedi di Magnani, che calcia di prima intenzione, sfiorando il palo.
Al 60’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore della Sampdoria, il Palermo innesca una rapida ripartenza con Verre, che supera la metà campo e serve Di Francesco. L’azione viene però interrotta fallosamente da Akinsanmiro, appena entrato in campo. L’arbitro non ha dubbi: fallo da ultimo uomo e cartellino rosso. Sampdoria in dieci uomini.
Sulla conseguente punizione, Ranocchia calcia con precisione, ma Cragno respinge. Sulla ribattuta si avventa Brunori, ma la difesa blucerchiata riesce a salvarsi in extremis deviando in calcio d’angolo. Il Palermo continua a spingere con determinazione alla ricerca di un vantaggio che, per quanto visto in campo, sarebbe ampiamente meritato. La Sampdoria, però, resiste con ordine.
Al 67’ altra occasione per Ranocchia, palla di poco fuori. Al 72’ entra Le Douaron ed esce Verre tra i fischi dei tifosi blucerchiati. Il Palermo costruisce molto, ma non riesce a concretizzare le numerose azioni da gol. Al 75’ Cragno mette in calcio d’angolo un tiro insidioso di Brunori. Al 79’ Pierozzi lascia il posto a Segre.
Il Palermo combatte su ogni pallone, ma rischia qualcosa nelle ripartenze della Sampdoria. Tante occasioni da fuori area per i Rosanero, ma poca precisione sotto porta. Quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Ma la gara termina sul punteggio di 1 a 1.
Un pari che lascia l’amaro in bocca. Il pareggio di Marassi brucia, perché il Palermo aveva tutte le carte in regola per tornare a casa con una vittoria, ma ancora una volta ha dimostrato i suoi limiti in fase realizzativa e nella gestione della gara.
Dopo aver subito un gol a freddo, la squadra di Dionisi ha avuto il grande merito di non disunirsi, riuscendo a costruire con pazienza e determinazione trame offensive fino al meritato pareggio al 40’ con il solito, imprescindibile Pohjanpalo. Una reazione da grande squadra, ma che purtroppo non ha trovato continuità nella ripresa.
Nel secondo tempo, il Palermo ha speso tantissimo per cercare il gol vittoria, ma l’imprecisione sotto porta è stata ancora una volta il vero tallone d’Achille. Tante conclusioni dalla distanza, poche realmente pericolose. Un copione già visto troppe volte.
A complicare ulteriormente le cose è stata la gestione dei cambi. L’uscita di Verre, il migliore in campo, ha tolto qualità e imprevedibilità alla manovra rosanero, spegnendo di fatto la luce in fase offensiva. Un cambio discutibile che ha finito per favorire una Sampdoria che in dieci si è arroccata in difesa, abile a chiudere ogni spazio e a concedere pochissimo.
Il Palermo esce dal Ferraris con un solo punto, utile per muovere la classifica, ma con il forte rischio di ritrovarsi fuori dalla zona playoff se il Bari, distante appena un punto, dovesse vincere contro il Sassuolo. Un’occasione sprecata, l’ennesima di questa stagione, dove i rosanero dimostrano di poter competere con le migliori ma peccano di lucidità nei momenti decisivi.
Forse una gestione più accorta da parte di Dionisi avrebbe permesso al Palermo di portare a casa il terzo successo consecutivo e dare una svolta alla classifica. Ora testa a venerdì prossimo, quando al Barbera arriverà la Cremonese, reduce da un perentorio 4-0.
Tabellino:
SAMPDORIA: 94 Cragno, 2 Curto, 8 Ricci, 9 Coda, 17 Meulentseen, 19 Niang, 20 Oudin, 21 Beruatto, 23 Depaoli, 26 Altare (C), 72 Veroli.
A disposizione: 29 Ceppi, 77 Chiorra, 4 Vieira, 5 Riccio, 15 Akinsanmiro, 18 Venuti, 24 Bereszynski, 28 Yepes, 33 Sibilli, 80 Benedetti, 84 Sekulov, 90 Abiuso.
Allenatore: Leonardo Semplici.
PALERMO: 12 Audero, 4 Baniya, 6 Gomes, 9 Brunori (C), 10 Ranocchia, 17 Di Francesco, 19 Pohjanpalo, 24 Magnani, 26 Verre, 27 Pierozzi, 28 Blin.
A disposizione: 1 Desplanches, 46 Sirigu, 3 Lund, 8 Segre, 11 Insigne, 14 Vasic, 20 Henry, 21 Le Douaron, 23 Diakité, 25 Buttaro.
Allenatore: Alesssio Dionisi.
ARBITRO: Perenzoni (Rovereto).
AA1: Di Iorio (VCO).
AA2: Trinchieri (Milano).
IV UFFICIALE: Zanotti (Rimini).
VAR: Di Paolo (Avezzano).
AVAR: Ferrisaeri Caputi (Livorno).
Ammoniti: 22’ Depaoli – 60’ Akinsanmiro (rosso diretto) – 74’ Pierozzi
Marcatori: 1’ Coda – 40’ Pohjanpalo