Dopo il pari rimediato in casa della Sampdoria, il Palermo prova a rilanciare le sue ambizioni nel big match contro la Cremonese, attualmente al quarto posto in classifica con 45 punti.
Ceccaroni rientra dalla squalifica, ma l’assenza di Pierozzi costringe il tecnico rosanero a ridisegnare il modulo 3-4-2-1. In porta c’è Audero, con Baniya, Magnani e Ceccaroni a comporre il terzetto difensivo. A centrocampo, Gomes e Blin gestiscono la manovra, affiancati da Di Francesco sulla sinistra e Diakité sulla destra, mentre Verre e Brunori agiranno a supporto di Pohjanpalo.
Avvio frizzante al “Barbera”, con Palermo e Cremonese che si affrontano a viso aperto. I grigiorossi guadagnano il primo calcio piazzato al 4’, approfittando di una ripartenza concessa dai rosanero dopo un buon approccio iniziale. Al 6’ arriva il primo giallo del match: Ceccaroni ferma con una trattenuta un’incursione avversaria e si prende l’ammonizione.
Il ritmo è alto, la gara vive di continui ribaltamenti di fronte. Il Palermo deve stare attento a non scoprirsi troppo, mentre la Cremonese cerca di sfruttare ogni spazio con rapidità. Al 14’ sponda di Pohjanpalo per Brunori, grande tiro dal limite del Capitano che Fulignati devia in calcio d’angolo.
Troppa frenesia nel gioco del Palermo, con errori in impostazione che favoriscono le rapide ripartenze della Cremonese, mettendo in affanno la difesa rosanero. Al 22’, Pickel si rende pericoloso, ma Audero è attento e respinge.
Al 30’, episodio controverso: il guardalinee non segnala un pallone chiaramente uscito, consentendo alla Cremonese di proseguire l’azione. La tensione in campo sale, complice la gestione arbitrale discutibile: i ripetuti falli dei lombardi restano impuniti, aumentando il nervosismo e l’agonismo della sfida.
Troppi errori in fase offensiva per il Palermo, con la Cremonese abile a sfruttare ogni imprecisione rosanero. Al 40’, ghiotta chance in contropiede: Di Francesco crossa in area per Pohjanpalo, ma il finlandese viene ostacolato involontariamente da Ceccaroni, vanificando l’azione. L’arbitro concede solo un minuto di recupero. Nel finale, è la Cremonese a spingere, ma il primo tempo si chiude senza reti: 0-0 al “Barbera”.
Nessun cambio a inizio ripresa per Dionisi, ma il copione resta lo stesso: Cremonese in avanti, Palermo impreciso e troppo generoso con gli avversari. Al 49’, blackout difensivo rosanero che regala a Vandeputte un’opportunità pericolosa, ma il suo tiro finisce fuori. Due minuti dopo, è Barbieri a sfiorare il gol con una conclusione che sorvola di poco la traversa. Al 53’, Brunori finisce sul taccuino dell’arbitro per simulazione.
Ma al 55’ il “Barbera” esplode: Pohjanpalo fa da sponda per Gomes, che con un destro a giro impeccabile batte Fulignati e porta il Palermo in vantaggio.
Si riversa in avanti la Cremonese alla ricerca del pareggio. Si lotta furiosamente su ogni pallone. Al 65’ tiro insidioso di Pickel che sfiora la traversa e termina fuori. Al 68’ calcio di rigore per il Palermo per atterramento in area di Di Francesco.
Dagli undici metri va Brunori ma mentre sta per calciare Stroppa sostituisce due giocatori per deconcentrare il capitano che non sbaglia e mette dentro la rete del 2 a 0.
Neanche il tempo di esultare e al 74’ accorcia le distanze la Cremonese con Azzi lasciato inspiegabilmente solo e libero di tirare.
Al 77’ entrano Ranocchia, Segre e Vasic ed escono Gomes, Ranocchia e Ceccaroni. È la Cremonese a spingere in avanti ed all’80’ conquista un calcio d’angolo neutralizzato da Audero. Ammonito all’81 Vasic.
Al 86’ pareggio della Cremonese, dopo una azione confusa in area rosanero e una serie di rimpalli che favoriscono Valoti da due passi sigla la rete del 2 a 2.
Nulla da fare per il Palermo che vanifica in pochi minuti il vantaggio e si fa agguantare dalla Cremonese che rinvigorita dal pari raggiunto si butta a capofitto in avanti. Sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro. Al 91’ Vasic fallisce la più ghiotta dele occasioni, tutto solo davanti a Fulignati manda il pallone fuori, al 92’ esce Brunori ed entra Le Douaron, mentre Diakitè lascia il posto a Lund.
Ma è il Palermo a crollare nei minuti finali della gara. Perché al 95’ arriva il terzo gol della Cremonese con Collocolo.
Finisce con una pesante contestazione a Dionisi una partita combattuta invano dai rosanero che confermando tutti i propri limiti azzerano qualsiasi di sogno di velleità del Palermo.
Il copione si è ripetuto e l’amarezza si rinnova. Il Palermo di Dionisi si suicida nei minuti finali contro la Cremonese, lasciando per strada tre punti fondamentali e confermando tutti i suoi limiti strutturali e tattici. Finisce 3-2 per i lombardi dopo una partita dai mille volti, iniziata bene dai rosanero ma chiusa tra le polemiche e la contestazione dei tifosi.
La serata sembrava essersi messa sui giusti binari per il Palermo quando, dal dischetto, Brunori ha trasformato con freddezza il rigore del momentaneo 2-0. Ma quando Dionisi ha provato a dare nuova linfa alla squadra inserendo Ranocchia, Segre e Vasic al posto di Gomes, Ranocchia e Ceccaroni, il cambio di assetto ha prodotto effetti disastrosi. È stata la Cremonese, infatti, a prendere il controllo del match.
Il pareggio all’86’ ha dato nuova linfa alla Cremonese e tagliato le gambe al Palermo, incapace di reagire. Sembrava destinata a finire in pareggio, ma il Palermo ha dimostrato ancora una volta di non saper gestire i finali di gara. Al 94’ la beffa definitiva: la Cremonese ha trovato il terzo gol, completando la rimonta e affondando i rosanero.
Al triplice fischio è esplosa la contestazione contro Dionisi, reo di aver nuovamente sbagliato tutto. Il Palermo ha mostrato i suoi soliti limiti: fragilità difensiva, incapacità di mantenere il vantaggio, letture errate in corso d’opera.
Le scelte del tecnico sono state, ancora una volta, incomprensibili. Verre, in serata negativa, è rimasto in campo quasi fino alla fine, nonostante una prestazione al di sotto della sufficienza. Diakitè ha collezionato errori su errori, penalizzando sia la fase difensiva che quella offensiva. Ma il punto di rottura sono stati i cambi nella ripresa: disorganici, senza logica, capaci di smantellare un equilibrio già precario e consegnare la partita agli avversari.
La squadra rosanero continua a vivere una stagione deludente, fatta di occasioni sprecate e sogni infranti. Il leitmotiv rimane sempre lo stesso: “vorrei ma non posso”, una costante che lascia i tifosi sempre più delusi. La gestione Dionisi si sta rivelando fallimentare, con un gioco sterile e scelte che penalizzano le individualità.
Oggi, per esempio, Pohjanpalo è stato completamente ignorato. Un attaccante di quel calibro lasciato senza rifornimenti è un peccato capitale che un allenatore non può permettersi. Il tempo stringe, il margine di errore si riduce. E il Palermo, invece di decollare, continua a precipitare.
Tabellino:
PALERMO (3-4-2-1): 12 Audero; 4 Baniya, 24 Magnani, 32 Ceccaroni; 23 Diakité, 28 Blin, 6 Gomes, 17 Di Francesco; 26 Verre, 9 Brunori (C); 19 Pohjanpalo.
A disposizione: 1 Desplanches, 77 Di Bartolo, 3 Lund, 8 Segre, 10 Ranocchia, 11 Insigne, 14 Vasic, 20 Henry, 21 Le Douaron, 25 Buttaro.
Allenatore: Alessio Dionisi.
CREMONESE (3-4-2-1): 1 Fulignati; 23 Ceccherini, 5 Ravanelli, 15 Bianchetti (C); 4 Barbieri, 6 Pickel, 19 Castagnetti, 7 Azzi; 11 Johnsen, 27 Vandeputte; 9 De Luca.
A disposizione: 12 Drago, 30 Tannander, 8 Valoti, 14 Gelli, 18 Collocolo, 26 Antov, 42 Moretti, 55 Folino, 90 Bonazzoli, 98 Zanimacchia, 99 Nasti.
Allenatore: Giovanni Stroppa.
ARBITRO: Collu (Cagliari).
AA1: Capaldo (Napoli).
AA2: Ricci (Firenze).
IV UFFICIALE: Iannello (Messina).
VAR: Nasca (Bari).
AVAR: Marcenaro (Genova).
Ammoniti: 6’ Ceccaroni – 28’ Azzi – 53’ Brunori – 73’ Verre – 81’ Vasic
Marcatori: 55’ Gomes – 72’ Brunori – 74’ Azzi – 95 Collocolo
Spettatori: Totale biglietti: 10.003 – Ospiti: 224 – Abbonamenti: 13.680 – Totale titoli emessi: 23.683