Considerazioni su Bari Palermo. A mente “ghiacciata” e dopo l’ennesima notte insonne, una delle tante di questa stagione sempre più incomprensibile.

La sconfitta è meritata, vuoi per un atteggiamento inspiegabilmente troppo passivo ( giocavi contro l’ennesima squadra alla tua portata ), ma vuoi in special modo per l’incapacità, ormai conclamata, di trovare soluzioni alternative, ad una manovra lenta e prevedibile.

Merito al Bari, che ha avuto il merito di crederci di più, anche sfruttando al contrario del Palermo, i cambi. Il Palermo si è come appiattito nella mediocrità della conquista di un punticino, nel secondo tempo ha tirato i remi in barca ed è stato punito in extremis. Purtroppo i rosanero stanno pagando gli errori commessi in passato nella costruzione di una squadra con poche alternative e con ruoli, vedasi la difesa, lasciati incredibilmente scoperti. La B è un campionato lungo e tortuoso, è risaputo. Tra squalifiche ed infortuni, si rischia negli ultimi mesi di portare a referto sempre meno giocatori e questo per una società esperta quale la nostra è un peccato mortale. Con tutto il rispetto per l’operato di Carlo Osti che a gennaio ha fatto veramente tanto per porre rimedio ad un mercato estivo deludente.

Ma quello che lascia ancora assai a desiderare  è la gestione tecnica del match. Veder giocare Brunori a centrocampo non sta ne in cielo ne in terra, smantellare e ridisegnare il reparto mediano perché non hai un difensore disponibile, e’ l’ennesimo mistero della stagione. Che dire poi di Ranocchia e Verre, due fantasmi, mai entrati in partita. Gomes da solo non può fare pentole e coperchi ed anche lui col passare dei minuti è andato alla deriva non potendo contare su compagni che lo aiutassero a mettere un argine alle veloci ripartenze degli avversari.

Eppure il Bari aveva adottato una tattica attendista, senza mettere pressione, probabilmente riteneva già buona cosa conquistare un pareggio. Sarebbero bastate intraprendenza, carattere e voglia di conquistare i tre punti e crediamo proprio che il risultato ieri sera avrebbe sorriso ai nostri colori.

Invece no. Questa squadra manca di personalità ed il tecnico non sembra, col suo atteggiamento, favorirne una crescita in tal senso.

Il dato di fatto è che, in attesa dei risultati di oggi questo 1-2, al di là degli aspetti morali che tornano ancora una volta verso il basso,rende nuovamente traballante il settimo posto in classifica, altro che attacco al quinto o al sesto.

Chiudiamo, e qui piove sul bagnato, con un accenno all’arbitraggio, che si badi bene non deve essere una scusa per giustificare l’ennesima partita balorda.

Bonacina e la sala Var hanno cervelloticamente e ingiustamente deciso di annullare un gol al Palermo sul risultato di 1-1. Sul cross da calcio d’angolo, Magnani viene travolto e sulla caduta termina sul portiere barese travolgendolo. Quindi o è rigore per il Palermo, oppure è un gol regolare. Tutto poteva fare l’ arbitro fuorché fischiare fallo in attacco.

Non è la prima volta che il Palermo si trova penalizzato da decisioni arbitrali inspiegabili e Bonacina già in passato era balzato per questo agli onori della cronaca ( Palermo-Pisa di quest’anno docet ).

Per oggi pensiamo possa bastare così, il nostro fegato, messo già a dura prova da sei mesi, ci implora di fermarci e noi lo accontentiamo volentieri.

Le pagelle

BARI: Radunovic 6; Mantovani 6, Simic 6,5, Obaretin 6; Favasuli 6 (dal 36′ s.t. Favilli s.v.), Maggiore 7, Maiello 6 (dal 47′ s.t. Vicari s.v.), Maita 6 (dal 36′ s.t. Oliveri s.v.), Dorval 7; Falletti 7 (dal 28′ s.t. Bellomo s.v.), Lasagna 4 (dal 28′ s.t. Bonfanti s.v.).

PALERMO: Audero 6,5; Baniya 4, Blin 6, Magnani 7; Pierozzi 6 (dal 42′ s.t. Diakité s.v.), Gomes 6,5, Ranocchia 4 (dal 45′ s.t. Di Mariano s.v.), Lund 5 (dal 45′ s.t. Le Douaron s.v.); Verre 5 (dal 33′ s.t. Vasic s.v.), Brunori 5 (dal 33′ s.t. Insigne s.v.); Pohjanpalo 7.