Vince il “Premio della Critica” a “Cover Me”, il contest italiano dedicato alla musica di Bruce Springsteen
Settantasei brani in gara. Dieci canzoni finaliste. Questi sono i numeri che hanno portato Roberto Tammi e Roberta Finocchiaro alla palmares di “Cover Me”, primo contest italiano interamente dedicato alla musica di Bruce Springsteen.
Con 982 voti la giuria ed il pubblico hanno premiato la dark version di “Dancing in The Dark” del singer torinese. Ma la vera rivelazione è stata Roberta Finocchiaro. Catanese, classe 1993. La musica l’ha accompagnata sin dalla sua nascita, complice la famiglia di musicisti dalla quale proviene. Buon sangue non mente. Questa giovane promessa della musica internazionale imbraccia con disinvoltura sia una chitarra acustica sia una semi-hollowbody. E per Roberta la chitarra è tutto tranne che un accessorio. La cantante e chitarrista siciliana ha da poco pubblicato il suo terzo disco, Save Lives With The Rhytm, prodotto da Steve Jordan, già batterista di “The Blues Brothers” e del “John Mayer Trio”, co-produttore del progetto “Keith Richards and the X-pensive Winos” e turnista di Eric Clapton. L’avevamo già vista, ma soprattutto sentita, nelle settimane scorse al fianco di Alex Britti, altro guitar hero italiano e il suo tocco, la sua precisione e la sua determinazione l’hanno resa un’interprete eccellente. Proveniente da quella scuola catanese che vide la luce all’inizio degli anni ’90, quando Francesco Virlinzi trasformò la percezione della musica nella città etnea con la creazione della sua etichetta Cyclope Records, Roberta Finocchiaro ha presentato al contest “New York City Serenade”. La giuria, composta da Luigi Rancilio (Avvenire), Ernesto Assante (La Repubblica), Stefano Mannucci (Radio Freccia), Gianni Poglio (Panorama) e Paolo Vites (Il Sussidiario), le ha assegnato il prestigioso “Premio della Critica” permettendole così di imporsi non solo sui dieci finalisti ma su tutti i settantasei concorrenti che hanno partecipato al Contest.
L’evento “Cover Me” è stato realizzato dall’associazione “Noi & Springsteen” e organizzato da Alberto Lanfranchi che dichiarato “Sono orgoglioso di aver potuto organizzare un concorso che è piaciuto non solo ai fan di Bruce Springsteen ma a tantissimi amanti della musica”. Festival realizzato al tempo del coronavirus, l’organizzazione ha trovato, grazie al web, la sua possibilità di espressione e il coinvolgimento, necessario, del pubblico anche grazie allo streaming dell’evento.